venerdì 29 gennaio 2016

Due modi per fare impazzire un editor (prima parte)

Sei sicuro che siamo svegli?
Mi sembra che ancora dormiamo, sogniamo.


Questo è l’anno scespiriano, 400 anni dalla morte del bardo, 400 anni di poesia, arte e continua fonte di meraviglia e ispirazione; nessuno  meglio di lui ha rappresentato e impersonato il doppio, un’altalena tra realtà e sogno, passioni e desideri, bene e male.
La doppiezza in cucina: io li chiamo modi di cottura e di conservazione; ovvero quando noi cuochi guardiamo due mosse più avanti del pranzo e il giovedì siamo già all’ antipasto del sabato; il tutto con gli stessi ingredienti, o quasi.
Eccovi la mia dose per cucinare il baccalà: il primo passaggio “alla livornese”.



ingredienti per 6 persone:

un filetto di baccalà ammollato circa 1 kg
farina 00
due scatole di pelati da 250 gr
olive nere
pinoli
aglio, sale, peperoncino, olio extravergine di oliva, olio di semi

procedimento:

Tagliare il baccalà a tronchetti, infarinarlo, e friggerlo in olio di semi bollente, scolarlo e metterlo su un piano con carta assorbente a raffreddare;
Nel frattempo preparare il sugo: in un tegame largo mettere olio di oliva, aglio, olive, peperoncino a soffriggere, aggiungere i pelati e un bicchiere di vino bianco; tenere in cottura fino a che i pelati saranno disfatti (45' circa);
Mettre i pezzi di baccalà nel tegame, i pinoli, se serve aggiungere sale, e acqua per coprire il pesce, poi infornare (se il tegame lo permette) o cuocere sul fornello per altri 20'.

consigli sul servizio:

impiattare i bocconcini con crostoni all'aglio o polenta e coprire con salsa.        

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